I luoghi della mostra

La mostra si svolge nei suggestivi spazi della Turris Magna, in Centro Storico, appena recuperati dopo oltre un secolo di chiusura al pubblico e dopo oltre un anno di lavori.

Si tratta della più evidente opera architettonica, mastio del sistema difensivo. Dimora signorile costruita nella seconda metà del secolo XIII per volontà del vescovo Enrico da Fucecchio, divenne fortilizio militare dopo varie ristrutturazioni avvenute durante la dominazione fiorentina e quella genovese, nel XV e XVI secolo. Caduto in disuso, venne progressivamente demolito per riutilizzarne i materiali altrove, in particolare per la costruzione di case; l’ultima volta che venne dato il permesso di prelevare materiale costruttivo fu, nel XIX sec., per la realizzazione del coro della Chiesa di Santa Maria Maddalena.

Dell’imponente struttura, ancora più esaltata dalla nudità delle mura in pietra, restano la grande torre merlata, con il coronamento di beccatelli in arenaria frutto della raffinata ristrutturazione fiorentina del 1468, e la più piccola torre circolare munita invece di beccatelli in laterizio. Quest’ultima, costruita dai genovesi, era adibita a Santa Barbara e permetteva anche il controllo verso la porta di accesso al borgo di Vallecchia, grazie alle feritoie che consentivano il tiro radente dell’artiglieria. L’edificio era costituito da due corpi di fabbrica, che ospitavano diversi locali: sale di rappresentanza, alloggi per le truppe, cantine ma anche una ricca cappella, uno spazioso cortile interno e una macina.

Sull’area occupata un tempo dalla mole della fortezza, si sviluppa oggi la settecentesca Piazza Querciola.